da “Legends of the Rhine” di H.A. Guerber
Radbod era il re dei Frisoni quando i primi missionari, sfidando ogni pericolo, penetravano coraggiosamente nel suo paese selvaggio e arido, per predicare il Cristianesimo e portare la buona novella ai pagani.
Tale era l’eloquenza persuasiva di questi uomini pii, che infine prevalsero su Radbod stesso perché ricevesse il battesimo, senza il quale, come affermavano solennemente, non avrebbe mai potuto entrare nel regno dei cieli.
Le loro splendenti descrizioni del battesimo di Cristo nel Giordano stimolavano l’immaginazione del re, tanto che dichiarò che anche lui sarebbe stato battezzato in un fiume, e scelse a tal fine il grande Reno, che delimitava il suo regno a sud. Accompagnato da vescovo e sacerdote, e in presenza di molti valorosi guerrieri che avrebbero ricevuto il sacramento nello stesso tempo, Re Radbod marciò fino al Reno.
Le onde si increspavano intorno ai suoi piedi e la mano del vescovo era già stata alzata, quando un ultimo dubbio pervase la mente del re.
“Ferma la tua mano, oh, vescovo!” gridò, “Prima di essere battezzato vorrei fare un’altra domanda. Dimmi, vescovo, dimmi, dove sono tutti i miei antenati, che hanno combattuto così coraggiosamente, hanno governato così saggiamente e sono morti nobilmente sul campo della battaglia? Dimmi, vescovo, dove sono?”
“Oh, re”, rispose in tono grave il vescovo, “i tuoi antenati erano pagani; da pagani vissero, e da pagani morirono. Senza il battesimo non potevano entrare nel regno dei cieli”.
“Vescovo, tu me lo hai già detto!” esclamò Radbod con impazienza, con le sue sopracciglia regali che si contrassero in disappunto. “Ma dimmi, se non in paradiso, dove sono allora?”
“All’inferno” rispose solennemente il vescovo. “I tuoi antenati, essendo pagani, sono andati all’inferno!”
“All’inferno!’ urlò Re Radbod, uscendo dall’acqua, e afferrò la grande spada che aveva gettato sull’erba: “All’inferno! Furfante! Prete malvagio! Come osi dire che i miei antenati sono andati all’inferno? Erano uomini coraggiosi e nobili, hanno vissuto con onore e sono morti senza paura. Piuttosto, sul loro dio, il grande Woden, giuro che preferirei dieci mila volte unirmi a quegli eroi nel loro inferno, che essere con te nel tuo paradiso dei preti!”
E voltando le spalle al vescovo attonito, Radbod brandì la sua spada sopra la sua testa e chiese ai suoi coraggiosi guerrieri di seguirlo nelle foreste selvagge, per continuare ad adorare, in pace, gli dei coraggiosi dei loro degni antenati.